Caffè

L’ansia
dei vecchi che a occhi sbarrati
frugano l’attimo
d’un caffè bollente,
la fretta del tempo
che sfuma oltre il vetro –
e il giovane appoggia
sforzando un saluto
l’ennesimo deserto secondo
sul tavolino d’un bar.
[GRS]
Giocando…
…ogni giorno, dell’ansia della gente che dimentica i sapori e ingoia i profumi, si congela in istanti nel terrore di viverli… e con pupille spente giudica il cielo ignorandone i colori.
Suona come me oggi, eppure mi invoglia a reagire, disgelarmi, accendere gli occhi.
Che belle parole, grazie.
Ho il sospetto, comunque, che persone con il tuo occhio interiore siano immuni da questa “noncuranza” emotiva della gente. 😉
Non so perché ma mi viene da piangere. Forse troppa solitudine trattenuta che si liquefa nell’abbraccio delle tue parole.
Scrivila, Tommaso, questa solitudine… che ti riesce assai bene. 🙂
Hai saputo rappresentare bene in versi questa ansia che ingoia tutto quanto.
E’ anche un modo per dare una spinata a reagire, grazie!!
Ciao, Patrizia
Grazie Pat… è un po’ l’ansia che ogni domenica (più d’ogni altro giorno) vedo negli occhi della gente. Incredibile come ci si possa perdere in un bicchier d’acqua… o nella tazzina d’un caffè.
Momenti che non lasciano tranquilli gli occhi della vita
Molto bella
Lieta sera
Sentimental
eccomi qui dopo tanto tempo e ….forse recupero tutto il tuo scrivere e le fotografie