Ricordi di Rose

Ancora il tempo
delle risate,
verrà forse con l’Inverno –
ma sarà Neve ad annebbiare i suoni,
non è nostro
lo scorrere di un tempo
celato al tuo mondo
che mi schiva e mi sotterra.
(E mi ha nascosta,
nell’angolo ultimo
dove nessuna mano giunge casuale).
Velleità d’infinito
spengono i fuochi della ragione,
quando pare accesa la scintilla
di scarne parole regalate.
E fuggono gli attimi
attraverso porte scricchiolanti,
loro che conoscono
il muto valore delle attese…
o la voce rotta degli addii.
Amerò il profumo
del tuo sordo pianoforte,
anche quando di quella rosa
vivranno nude solo le spine.
GRS
Parole molto profonde, toccano il cuore!!
Complimenti. Ciao, Patrizia
Grazie mille Patrizia, complimenti a te! 😉
POsso dire la tua più bella?
Mi viene sempre voglia di scrivere leggendo te…
sei meravigliosa, davvero non ho parole…
Grazie Eufemia, è una sensazione ricambiata peraltro. ❤
E si… questo testo mi accorgo che vuol dire molto per me, anche se l'espressione poetica precede largamente le "decisioni" di testa.