Memento

Ebete pacata,
questa Luna
smezzata dalla notte –
squadra un mantra
di sogni spersi,
selvatici germogli
e bruscandoli
raccolti in ghirlande
in un concavo dire di rovi.

Corone contadine
sul palmo della mente,
palcoscenico aperto
per assolo a dita nude –
e il rumore del Sole
liquido si eclissa
nel corpo d’un pianoforte.

[GRS]

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