Metallo e Cotone

Scrigni di polvere e rose scarlatte
custodiscono
le trame sfilacciate d’un ordito
come docile armatura
intessuta di metallo e cotone.
Attraverso le fiamme d’Isonzo
confini di vuoto,
baluginare di feste e lampioni
d’un regno di stordimento –
inverso d’un canone sciocco,
di archi e voci
violentate dal gelo d’inverno.
Sotto le maschere della notte,
nei colori disciolti di occhi eleganti
si staglia l’alba –
accoglimi nel giorno,
giocoliere e giullare d’una corte
che vive d’un ormai secco giardino.
Di stoffe laveremo il tempo,
fra stanze bianche di finestre socchiuse
dove solo orchestre d’ombre
in un morbido adagio
porteranno fioritura
a fragili vasi seminati d’attese.
GRS