ma di quel restare lieve

Ci sono alcune voci che mi sono più care di altre. Cristina Finotto è una di quelle: il suo cantar l’acqua e la terra del Po’ è a volte ferita e a volte arcobaleno… per questo, trovare i miei versi abbinati ad un suo scatto fotografico è un piacere grande.

Grazie a te, Cristina.

Memorie dal Po

32 I do not have nostalgia of your missed words

(…) non ho nostalgia di una parola mancata,
ma di quel restare lieve
che fa
di due
lo stupore di un palloncino sfuggito alla terra.

Grazie per le tue parole Gaia

https://gaiarossellasain.com/

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2 Comments on “ma di quel restare lieve”

  1. e io ringrazio te per le tue care parole Gaia…
    credo che gli incontri, come il nostro, che è andato al di là del virtuale, rafforzino l’amicizia e la stima che ci si porta…Poi quando le parole uniscono e la poesia diventa immagine, condivisione allora tutto diventa più intenso e vero…
    A volte sono poco presente, ma ho sempre pensato che la tua Terra come la mia incontrandosi diventano Mondo, Universo, voglia di riparo, di difenderla, anche di realtà difficili da affrontare ma con una Natura così potente che ci dona amore e rispetto, esempio, gli uni per gli altri…
    Un abbraccio forte ❤

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