[nonsolohaiku]

Katauta, tanka e senryu sparsi degli ultimi mesi.
Purtroppo il tempo è tiranno, ma la scrittura resta e c’è sempre.
[11 febbraio 2016] #tanka
un crocus viola
invoca primavera –
sale la strada
calici al panorama
in anticipo il sole
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[5 marzo 2016] #katauta
solitudini –
la neve ha celato
la via delle camelie
Poichè “solitùdini” è una parola sdrucciola, questo ku conterebbe 4 sillabe secondo metrica.
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[8 marzo 2016] #katauta
dita di giallo
sul colle che dà al sole –
ogni petalo un volto
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[16 marzo 2016] #senryu
spezie e cannella –
in una tazza di te
mondi riuniti
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[17 marzo 2016] #tanka
nel grande verde
la gonna delle fate
di cielo e rame
lentiggini e trifogli
e una pinta di guinness
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[21 marzo 2016] #katauta
luna crescente –
indossano nostalgia
lontani occhi d’argento
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[25 marzo 2016] #tanka
imperscrutabile
il cielo alla finestra –
nuvole argento
principessa Kaguya
guarda altrove stanotte
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[29 marzo 2016] #katauta
copiano il cielo
distese di tarassaco –
mille Soli fra il verde
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[31 marzo 2016] #katauta
merli fra i rovi –
asparagi selvatici
nel cesto del viandante
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[2 aprile 2016] #katauta
torna la notte –
solo un gatto randagio
accarezza la luna
[GRS]
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Bello, che qualcuno sappia esprimersi in Haiku , così metricamente rigoroso. Che, metrica alla mano, ci ricorda che un verso che termina con accento sdrucciolo, se vogliamo che contenga cinque sillabe, ne deve avere una in più, sei. E infatti:” imperscrutabile”. Cinque versi, anche se in effetti sono sei. Lapalissiano…